La SEF Virtus da Papa Francesco

Marcello Maccaferri/ Dicembre 1, 2021/ News, Notizie dalla SEF

“Sono felice di ricevere un regalo da una società che compie 150 anni.
Ai ragazzi, eredi di una storia così ricca, dico: continuate ad ascoltare i vostri istruttori, perché lo sport è sempre una lezione di vita. A Voi allenatori e dirigenti dico: avete un grande compito ma anche il grande privilegio di lavorare per il futuro delle nuove generazioni”.

Con queste parole il Santo Padre Papa Francesco ha accolto la delegazione della SEF Virtus, giunta questa mattina a Roma per partecipare all’Udienza generale del mercoledì in Santa Sede.

Un incontro speciale che conclude idealmente un anno importante per la storica polisportiva bolognese, quello delle celebrazioni per i 150 anni di attività. Un secolo e mezzo di storia e, soprattutto, di valori tramandati a generazioni di sportivi. Valori da sempre essenza del credo virtussino e oggi quanto mai rappresentati, e spesso ricordati, da un Papa con una vera passione sportiva.

La delegazione ufficiale Virtus, guidata dal vice-presidente SEF Pier Luca Fantoni e dal presidente del Comitato organizzatore di Virtus150 Marcello Scisciolo, era composta da alcuni consiglieri e dai rappresentanti di cinque sezioni sportive virtussine: Calcio, Ginnastica, Pallavolo, Scherma e Tennis.

A ricevere di persona la benedizione del Papa sono stati, in particolare, i rappresentanti della sezione Scherma, i più numerosi, che si sono presentati al Santo Padre in divisa ufficiale e con gonfalone al seguito.

Un’emozione molto forte soprattutto per gli atleti più giovani, che mai dimenticheranno una giornata così unica. 

Papa Francesco è stato omaggiato di una speciale canotta Virtus, con impresso il suo nome e il numero 150 in colore oro, a riprendere il marchio ufficiale delle celebrazioni.

I giovani schermidori virtussini “benedetti” dal Papa


SciaBOLO, VIRTUS SCHERMA “CONQUISTA” L’AMBASCIATORE UNGHERESE

A proposito di sezione schermistica, la trasferta romana per l’Udienza papale è stata l’occasione di presentare all’Accademia di Ungheria in Roma “SciaBOLO”, evento-spettacolo, con declinazione benefica, organizzato dalla Virtus Scherma per il prossimo 6 dicembre al PalaDozza. Una kermesse sportiva e non solo, che avrà come grandi protagonisti il virtussino Luigi Samele e l’ungherese Áron Szilàgyi, chiamati ad una sorta di remake della finale olimpica di sciabola andata in scena a Tokyo.

Alla presentazione dell’evento era presente anche l’ambasciatore magiaro in Italia Ádám Zoltán Kovács, che si è dichiarato entusiasta:

SciaBOLO rappresenta quello che io credo debba essere lo sport. Non solo la ricerca di un risultato, ma un incontro di culture. La dimostrazione, data proprio dalla rivincita, che in pedana e in gara si trovano lealtà, stima e amicizia.
I nostri due Paesi hanno un rapporto consolidato nella scherma, cominciato quando maestri di sciabola italiani sono venuti in Ungheria all’inizio del secolo scorso. Oggi Áron è uno dei grandi di questo sport (3 ori olimpici individuali consecutivi ndr): noi lo definiamo un marziano, anche se in realtà è una persona alla mano. Si vede da questo la sua grandezza”.

L’ambasciatore ha poi lodato il carattere benefico della kermesse e, come succede agli interlocutori di Virtus in questo anno in cui si celebrano i 150 anni, ha ricevuto in regalo dal vicepresidente Marcello Scisciolo alcuni omaggi celebrativi: il volume Il Mito della V nera 150, una speciale canotta bianconera e l’orologio “Emilio” dedicato a Emilio Baumann.

Durante l’incontro all’Accademia sono stati ricordati i tanti punti di contatto, sportivi e non solo, tra Bologna e l’Ungheria, rappresentati in primis da Arpad Weisz e Antal Pallavicini Pàlinkàs, di cui l’anno prossimo la polisportiva bolognese che porta il suo nome ricorderà il centenario della nascita.

SciaBOLO sarà presentato ufficialmente a Bologna venerdì 3 dicembre presso l’Auditorium Tper di via Saliceto 3.

La delegazione di Virtus Scherma incontra l’ambasciatore ungherese a Roma
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