SCHERMA

dal 1873


Virtus Scherma Bologna nasce nel 1873 e rappresenta una delle Sezioni più antiche appartenenti alla SEF, essendo stata fondata appena due anni dopo la Casa madre.
La prima direzione venne affidata al Maestro Corrado Palumbo e gli allenamenti si tennero nella Palestra Santa Lucia di Via Castiglione, sede storica della SEF.

Lo schermidore Alessandro Pirzio Biroli fu il primo atleta virtussino a partecipare ad un’Olimpiade (Londra 1908) e il primo nella storia della V Nera a vincere una medaglia olimpica: l’argento nella sciabola a squadre.
Al termine di quell’anno la sezione di Virtus Scherma fu sciolta e bisognò attendere il 1922 per assistere ad una prima parziale ricostituzione. Un nuovo scioglimento nel 1928, però, impedì ogni tipo di sviluppo successivo per diversi anni.

Il 1953 rappresentò l’anno di svolta per il definitivo rilancio della scherma bianconera: su iniziativa del col. Saverio Daidone – all’epoca Presidente del Comitato Regionale Emiliano della F.I.S – la Sezione Scherma venne definitivamente ristabilita, guadagnando una propria autonomia dalla Casa madre.

Dal 1956 il Palasport di Piazza Azzarita divenne la nuova sede di allenamento degli schermidori bianconeri. Sotto la guida di Umberto Lancia e del capitano Elio Cucchiara (argento mondiale a squadre nel 1963 e 1966) cominciò a formarsi una generazione di giovani campioni.
Gli anni Sessanta videro primeggiare Giampaolo Calanchini, il più grande schermidore bianconero, che sarebbe poi diventato anche Presidente della SEF Virtus. Nel suo ampio palmares di vittorie, spiccano le due medaglie olimpiche vinte con la squadra di sciabola (bronzo a Roma 1960 ed argento a Tokyo 1964) e l’argento conquistato ai Campionati Mondiali di Parigi nel 1965.

Alla scuola di Calanchini crebbero, negli anni Settanta, alcuni giovani talenti, che a suon di vittorie si guadagnarono un nome anche a livello nazionale. Tra questi: Clemente Testoni – brillante azzurro Under 20 – la polivalente Iris Gardini, lo spadista Giuliano Schiavina e il fiorettista Giuliano Pianca.
Il dominio bianconero in quegli anni fu assoluto. I giovani campioni fecero incetta di titoli, lanciando la Virtus al primo posto in regione, mentre Bologna diventava capitale della scherma italiana.
Nella seconda metà degli anni ’70 emersero poi nuovi talenti, tra cui Alberto Bignami (spada) e Carlo Comani (sciabola).

Il nome che brillò negli anni Ottanta fu quello di Magda Melandri, vera protagonista a livello universitario e più volte convocata in Nazionale.
Il 1986 fu poi un anno prestigioso nella storia delle armi virtussine: Giuliano Pianca vinse l’oro nel Mondiale Maestri (fioretto a squadre); ai Campionati Assoluti Maestri, Iris Gardini si laureò campionessa italiana di spada, mentre sempre Pianca fu bronzo nel fioretto e nella spada.

L’anno seguente Virtus Scherma vinse ben 10 titoli regionali, di cui nove individuali.

Nel 1991 avvenne l’inaugurazione della nuova Sala Scherma, intitolata all’indimenticato Giuliano Schiavina. La Sala d’Armi in Via dello Sport (sopra la piscina dello Stadio Dall’Ara) è tuttora l’attuale sede della Società.
Due anni più tardi, nel 1993, Virtus Scherma, presieduta da Renzo Bedini, organizzò i Campionati Assoluti.

Dopo un ventennio di grandi soddisfazioni sportive, dalla seconda metà degli anni ’90 la Sezione attraversò una fase di stallo. Nonostante le difficoltà, la squadra di sciabola maschile continuò a fare bene in campo nazionale (Claudio Zamboni fu argento ai Mondiali Maestri nel 2002), mentre in campo femminile le spadiste Pettinengo e Reggiani portarono a casa importanti medaglie tra i Master.

Con il nuovo millennio Virtus Scherma è tornata ad essere uno dei pilastri della SEF.
Sotto la guida del Presidente Giuseppe Sermasi e grazie all’esperienza del compianto Maestro Clemente Testoni e dei Maestri Andrea Terenzio e Niccolò Bondi, due tra i più talentuosi tecnici dello scenario nazionale, la Sezione scherma ha ripreso a “coltivare” i giovani talenti del proprio vivaio e a rinforzare la squadra con sciabolatori di ottima prospettiva, aprendo anche le porte ad una nuova scuola di spada.

I vari Marino, Ponti, Tarantini, Scisciolo, Gramazio sono stati i primi atleti a rilanciare a suon di risultati una V Nera che sembrava sbiadita da diverso tempo.

Dal 2012 ad oggi, prima con l’arrivo sotto le Due Torri di un campionissimo come Aldo Montano poi con la crescita di un folto numero di promettenti sciabolatori nazionali – capitanati dall’olimpionico Luigi Samele e dal talentuoso Matteo Neri – Virtus Scherma è definitivamente rientrata nel novero delle più importanti società schermistiche italiane.

Nell’estate 2021 Virtus Scherma Bologna è tornata grande protagonista alle Olimpiadi, grazie alla sciabola di Luigi Samele, medaglia d’argento individuale e a squadre in quel di Tokyo.

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